domenica 23 ottobre 2016

Step04: L'Orchidea nel Mito

Quando viene raccontata una storia subito nella mentre dell'ascoltatore cominciano a nascere le più svariate combinazioni di colori fino a trovare quella adatta a rappresentare la narrazione secondo la fantasia che la guida.


Le orchidee sono avvolte dal mito e dai racconti ma vengono impiegate da sempre anche in ambito esoterico e sono protagoniste di superstizioni e credenze religiose.

Il fiore dell’orchidea ha un fascino particolare ed una bellezza unica, esteticamente perfetto tanto che ha simboleggiato da secoli la raffinatezza, l’eleganza, l’armonia, la bellezza ma anche e soprattutto la passione, la sensualità e l’amore.

In Oriente, soprattutto in Cina, simboleggia la purezza dei bambini, mentre in Occidente è un fiore associato alla persona amata; spesso viene regalato per la festa della mamma.




Già nel 700 a.c. giapponesi e cinesi scrissero di orchidee e la raffigurarono, tra il VI e V secolo a.c. Confucio apprezzò il loro profumo e la loro bellezza.Teofrasto, filosofo e botanico, vissuto negli anni 371 a.c. – 287 a.c. ne parlò in una sua opera botanica concentrandosi sui poteri afrodisiaci dell’orchidea e anche Dioscoride, medico e farmacista greco, spiegò in un suo trattato come cibarsi dell’orchidea per poter procreare un figlio maschio o una figlia femmina. Nel medioevo, inoltre, era molto diffusa la preparazione di elisir d’amore e di giovinezza a base di fiori di orchidea, talvolta anche per la preparazioni di pozioni di magia nera, ma come ingrediente marginale.Nel periodo Vittoriano, gli inglesi, fecero assumere all’orchidea il simbolo di prestigio e classe, proprio perché la pianta proveniva da paesi molto lontani ed esotici ed era considerata di difficile coltivazione.


Mito di Orchis

Il corpo senza vita di Orchis, figlio di un satiro, dal quale aveva ereditato la libido, e di una ninfa, dalla quale aveva ereditato la leggiadria, fu trasformato in una orchidea, per pietà, dagli dei dell’Olimpo dopo essere stato dato in pasto alle belve per aver corteggiato una sacerdotessa.Ad una festa del Dio Bacco, Orchis tentò di violentare una sacerdotessa e sebbene egli credesse di potersi sottrarre alla punizione di Moira, colei che puniva i peccati di onnipotenza, fu dilaniato dalle bestie come punizione.
Gli Dei non vollero permettere che il bellissimo Orchis finisse così e fecero in modo che dai suoi resti nascesse una pianta di orchidea, che riproducesse le sue appendici anatomiche di maschio.In greco Orchis significa testicoli, ecco dunque da dove deriva il nome della pianta e anche da dove nasce il simbolo di fertilità e sensualità.


Leggenda della Scarpetta di Venere

Si racconta che la Dea, invaghitasi di Adone, aveva cominciato a percorrere montagne e selve insieme a lui e un giorno perse uno dei suoi calzari.
Dopo una tempesta un giovine ritrovò la scarpetta della Dea ma prima che questi potesse toccarla essa si trasformò in un'esile piantina, un'orchidea, il cui petalo centrale assunse il colore dorato della scarpetta di Venere.






Vi sono anche altre leggende legate all'orchidea, tra cui alcune con accezione più macabra.
Questo fiore viene infatti anche chiamato "mano della vergine morta" a causa delle sue radici che ricordano la forma di una mano che secondo la leggenda era di una donna che stremata dalle lacrime versate sulla tomba del fratello venne trasformata in Orchidea dagli Dei.

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